sabato 2 febbraio 2013

Come rovinare una buona ricetta trovata in un food blog: i pancaccoli

(Elvira, lo so che eri sicura di trovare la narrazione dei bocconcini di merluzzo ai corn flakes, ma ti ho fregato. Pensavi mica che la tua ricetta fosse l'unica che ho rovinato ultimamente, eh?? Tsè sono una professionista io!)

In questi giorni ho voglia di cucinare. Scarico ricette su ricette da internet e quando torno a casa non vedo l'ora di sperimentarle. Ovviamente per il 95% si tratta di dolci (il resto zuppe). Sarà che da lunedì avevo in programma di ricominciare la dieta, miseramente accantonata nell'ingozzamento selvaggio che ha imperato nel nido tra Natale e compleanno, e si sa che l'inizio della dieta è il miglior stimolo per la fame. Sarà che ieri sera ero ospite di Anna e volevo contribuire con un dolce, magari uno buono e sano che anche LeoLeo potesse mangiare a colazione. Mi beavo all'idea della madrina che va a trovare il bimbo col cestino pieno di panini fumanti fatti con le sue mani, un po' alla Cappuccetto Rosso, del tutto ignara di fondamentali dettagli pratici quali: i bambini di 16 mesi possono mangiare cioccolato? Fanno già colazione con latte e dolce? Ma anche... hanno già i denti? Nella mia ignoranza totale in fatto di puericultura una sola certezza illuminava la via: avrei portato la versione casalinga dei pangoccioli, una ricetta di Elisabetta tanto genuina da disgustare quasi: niente burro, niente uova, farina integrale, una roba da Mulino Bianco insomma. E che c'entro io con 'sta ricetta in effetti? Ecco, me lo sarei dovuta chiedere.

Infatti le magagne iniziano subito. Come al solito si apre il teatrino ben noto, un gioco delle parti casalingo dove ogni ingrediente viene sostituito con disinvoltura, che sono le dieci di sera e mica posso comprare un'alternativa. E poi diciamocelo, alle food blogger piace essere complicate, si pavoneggiano a usare termini astrusi (come EVO... L'ho dovuto googlare, mannaggia a loro!) e ingredienti sofisticati quando quello che tutti hanno in casa va bene uguale ;) Eh, come no.
Il latte di mandorla non ce l'ho, ma quello normale andrà bene uguale, no? In frigo c'è solo quello Accadì, che Mr Owl non digerisce il lattosio, ma fa niente.
La farina integrale non è pervenuta, nemmeno quella di camut o le altre strane che elenca Elisabetta. Ma c'ho un rimasuglio di manitoba, quella giusta giusta per le brioches, sono sicura che unita alla normale 00 sarà una meraviglia. Per finire lo zucchero: la nostra dispensa non sa cosa sia quello grezzo di canna, propone solo l'Eridania nostrano, quindi ci do dentro di quello, che almeno è a km zero... quasi.


La ricetta indicava di far fare una prima lievitatura di almeno due ore, ma era sera e il letto lanciava il suo potente richiamo. E poi io volevo fare un dolce col botto, allora via che lo lascio riposare per tutta la notte per farlo raddoppiare, che dico, triplicare! Al mattino entro in cucina guardinga come un marine, pronta ad affrontare un brontosauro di pasta di dimensioni colossali. Apro il forno con frustino e sgabello, pronta per domare qualsiasi mostro.... e niente.

 
Ore sette calma piatta. La palla non è cresciuta nemmeno di un millimetro. Non ci posso credere. La mostro a Mr Owl per conferma e lui sentenzia, senza possibilità d'appello "E' esattamente come ieri sera".
E affonda il coltello nella piaga
"Può essere stato il lievito un po' scaduto?"
"Eccerto! - sghignazza lui soddisfatto - Il lievito è vivo: scaduto non funziona!"
Con che coraggio! Proprio lui, il mio compagno di esperimenti genetici, il capo scienziato della coltura batterica che alleviamo amorevolmente in frigo! Quello che si mangia con orgoglio il gorgonzola rosa e l'insalata incartapecorita, quello che snobba la data di scadenza perchè si fida più del suo occhio e del suo olfatto!
Gli vorrei rispondere che, se il lievito fosse vivo, avrei messo la mummia di Tutankhamon nell'impasto, perchè era lievito in polvere "a lunga conservazione", prodotto nel lontano 2011! Ma il misero risultato ottenuto non mi permette di alzare la cresta.

Ma Robin non si arrende. Ri-impasto come da ricetta e... shhhhh, non lo dite a nessuno, ma insieme alle gocce di cioccolato aggiungo un altro po' di lievito mummificato, si sa mai che stavolta funzioni meglio!
Poi tiro fuori dalla memoria a lungo termine un consiglio di Poiana 1 che aveva fatto un corso di cucina ai tempi del liceo: accendo il forno a 50°, raggiunta la temperatura lo spengo, infilo la teglia coi panini e chiudo tutto per benino. Mi avvio quindi al lavoro decisa a lasciarli nella "camera di lievitazione" tutto il giorno, 'sti pancaccoli (come ho già iniziato a chiamarli). Sono sicura che funzionerà: la mia unica preoccupazione è che non fosse meglio chiuderli in forno togliendo lo strofinaccio che li copriva (non è che mi prende fuoco il nido?)
E fu così che all'uscita del lavoro.... TAAAAA DAAAAAA!


Neanche un minuscolo foruncolo si è formato. U-G-U-A-L-I!
Ma questa è magia signori e signore, alta alchimia: trovatemi un'altra blogger che sappia inibire la lievitazione come me e me ne vado, ma dovete trovarla però! ;)


Che dire, i pancaccoli non sono esattamente buoni... No, ecco, "buoni" non direi proprio.
Però sono utili a modo loro. Ad esempio sono decorativi

 
Oppure sono perfetti da tirare nel coppino a Stakanov quando è girata e nessuno vi vede  ehm, dicevo,  quando al vostro bambino dondola un dentino ma non ha il coraggio di sottoporsi alla vecchia tortura del filo legato alla porta (come dargli torto) ecco, in quel frangente potete mantenere la calma da brava mamma del Mulino Bianco e offrirgli un pancaccolo: voilà, al primo contatto il dentino se ne va' senza mao e senza bao. Più facile di così!Adesso che ci penso, sarebbero potuti essere utili comunque per lasciare un ricordo bucolico della madrina a LeoLeo... ;)
Ma no, è stato troppo anche per me: non ho avuto fegato cuore di portare ad Anna i pancaccoli. Ho preferito presentarmi ancora una volta a mani vuote ^^'

Confessione:
Io un pancaccolo però me lo sono mangiata lo stesso. E anche Mr Owl. Come vedete siamo di bocca buona: se qualche food blogger seria ci vuole invitare a cena sappiate che diamo grandi soddisfazioni ;)


16 commenti:

  1. Risposte
    1. E ti dico che l'ho riletto una seconda volta, raramente i post mi fanno cosi' tanto ridere :D hai una verve comica niente male, sai Robin?

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  2. OH no mi spiace, ma insomma ce l'hai messa tutta, no? Sì assai divertente, le foto del prima e del dopo =

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  3. Robin sei FANTASTICA!!!!! Mia madre sta tirando l'aspirapolvere e si è fermata per capire perchè stavo ridendo tanto... :-D Non posso crederci!!!! Robin un post strepitosamente comico!!!! E il bello è che è tutto vero!!!! Fortissima!!!

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  4. Sono molto felice di essere riuscita a farvi ridere o sorridere :) E' una soddisfazione, almeno i pancaccoli sono serviti a qualcosa!

    Lucy - ma grazie! Non sapevo di avere una verve comica, ma mi fido di te :)

    Alessandra - ciao, benvenuta!

    Sandra - eccome se ce l'ho messa tutta: li ho anche cotti, nonostante fossi certa del disastro

    Silvia - Ahah, forte la tua mamma :) Anche a me piace moltissimo ridere da sola davanti allo schermo quando leggo un post divertente :D

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  5. ah ah ah ah ah bel post! Mi hai messo di buon umore!

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  6. Bello leggere per una volta di una ricetta non riuscita! Evviva!!!

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  7. Silvia - Grazie, che bello averti messo di buonumore!!

    Vita Semplice - anche a me è successo l'ultima volta coi muffins! Non sono lievitati abbastanza: strano perchè in genere si gonfiano bene, a volte straripano anche dai pirottini. Ci deve essere bassa pressione nella mia cucina ultimamente ;)

    Adriana - vero! Secondo me le food blogger pubblicano solo una minima parte dei loro esperimenti: sono sicura che neanche a loro riesca tutto (lo spero ;))

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  8. quante volte mi è capitato di "cannare" qualcosa... però belli sono belli e la fontana mi e piaciuta moltissimo!!
    continua con i tuoi esperimenti :-)
    ciao ciao
    Dany

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  9. ahahah!!!capita di fare disastri in cucina! peccato per la lievitazione sono sicura sarebbero stati buonissimi, anzi proverò a farli pure io e vediamo che esce fuori (a volte non mi lievita neanche la pizza col lievito "vivo")

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  10. Caro pettirosso, si chiama cucina creativa, ripeti con me cucina creativa... Ah ah ah

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  11. Dani - ah, vedi che non sono l'unica a rovinare le ricette!

    Frida - Io la pizza la evito come la peste: non mi è mai venuta bene nel nido (beh, l'ho provata solo due volte, ma entrambi i risultati mi hanno fatto desistere!)

    MammaCheEmozione - ok, cucina creativa, cucina creativa, cucina creativa... ;)

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  12. Letto due volte, grandi risate, in barba alle foodblogger"serie" con dieci tipi di farina nell'armadio!! Mi ci voleva! Comunque non disperare...capita,potrebbe essere l'inizio di una brillante carriera :)

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  13. no veramente io ti adoro ...
    sembri me...
    e il bello è che ci scegliamo pure ricette difficilissime !!!
    Comunque d'accordo che le food blogger hanno un supermercato tutto per loro, con dentro roba inesistente tipo il burro rigenerato e il caramello salato e le noci macadamia e altre corbezzolerie inutili ...

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  14. NataDiMarzo - oh yeah! Diventerò una food blogger da grande! ;)

    Matrigna - ciao e benvenuta! A dirla tutta anche la mia dispensa ha conosciuto un ingrediente di moda: la pasta di zucchero. Peccato che sia scaduta prima che mi decidessi a usarla ^^'

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